TECNOSEAL ANSWERS - VELA BERMUDIANA: STORIA E CARATTERISTICHE

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precisamente dal 19 Ottobre 2018, quando uscì l'articolo dedicato ai motovelieri (che potete trovare qua). A quasi un anno di distanza, ci sembra giusto correggere questa mancanza andando a dedicare l'articolo di oggi ad una delle configurazioni veliche più usate oggi: la vela Bermudiana, detta anche Vela Marconi.

Prima di iniziare vi ricordo che al seguente link potete trovare un indice tematico di tutti i Tecnoseal Answers usciti fino ad oggi.

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un esempio di cutter con vela aurica

Le Molte Configurazioni delle Vele

Prima di tutto, visto che stiamo per parlare di una configurazione velica, un ripasso dei termini tecnici di questo mondo non può far male. Li trovate qui.Di configurazioni veliche, come potete ben immaginare, non ne esiste solo una, ma svariate. Vediamo insieme le principali:

  • La vela quadra ha, come suggerisce il nome, una forma squadrata, di solito a trapezio isoscele. E' una configurazione adatta alle andature portanti, ma non idonea per risalire il vento. Sono vele caratteristiche dei grandi velieri e, solitamente, prendono il nome dal pennone al quale sono issate (tipo la famosa vela di maestra).
  • La vela aurica ha una forma trapezoidale e si stende a poppa degli alberi. Sono mantenute tese tra il boma ed un apposito pennone detto picco. Un tempo era la configurazione velica più usata, ma è stata rimpiazzata in gran parte dalla vela bermudiana tranne che in alcune golette e negli schooner.
  • La vela latina è l'altro tipo di configurazione velica tradizionale che è stata largamente sostituita dalla vela Bermudiana (anche se attualmente sta tornando un po' di moda negli sloop). E' una vela di forma triangolare che viene mantenuta tesa tra il boma ed un antenna diagonale issata sull'albero.
  • Infine, la vela Bermudiana si è sviluppata nell'arcipelago delle Bermuda (da cui prende il nome) partendo dalla vela latina. Viene chiamata anche vela Marconi perché la forma dell'albero che arma questa vela ricorda, per via dei numerosi cavi di supporto richiesti sulle imbarcazioni più grandi, quella di un'antenna della radio senza fili inventata da Guglielmo Marconi. E' una vela triangolare fissata tra poppa dell'albero e boma.

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uno schooner a tre alberi con vela bermudiana della Royal Navy (circa 1831)

Nascita della Vela Bermudiana

Come accennato in precedenza, la vela bermudiana si sviluppò dalla vela latina a Bermuda tra il XVII e il XVIII. Sembra che dietro a questa invenzione ci fosse un bermudiano di origine olandese che stava cercando una configurazione capace di far affrontare efficaciemente ai battelli, mezzo principale di trasporto del luogo, le ventose acque dell'arcipelago delle Bermuda. Infatti, essendo la direzione principale del vento da Ovest ed essendo le isole disposte lungo tale direzione, era di vitale importanza l'abilità di navigare di bolina risalendo il vento.

Questa configurazione velica veniva inizialmente definita dagli inglesi come leg-of-mutton (coscia di montone) mentre nei Paesi Bassi questi velieri erano conosciuti come bezaan jacht. La vela bermudiana iniziò a crescere di popolarità nel 1660, quando il re Carlo II d'Inghilterra rimase così impressionato da un veliero con questa configurazione che ne ottenne una copia in regalo (che chiamò Bezaan). Nelle Bermuda, però, questa vela era già stata introdotta da alcune decadi. Il Capitano britannico John Smith riportava che il capitano Nathaniel Butler, governatore delle Bermuda dal 1619 al 1620, si serviva di un costruttore di barche olandese che aveva ottenuto una fama locale enorme grazie a questo tipo di vela (per il rancore dei suoi rivali). Nel 1684, dopo la dissoluzione della Compagnia delle Isole Sommers e la nascita di un'economia marittima locale, le barche che usavano questa vela iniziarono ad essere conosciute come sloop Bermuda.

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uno yawl moderno con vela bermudiana

Una Crescente Popolarità

Nel 19esimo secolo, la configurazione velica delle navi bermudiane aveva in gran parte eliminato la concorrenza delle vele quadrate e auriche, sostituendole con randa e fiocchi triangolari. La vela bermuda era la soluzione tradizionale per le navi con due o più alberi mentre non veniva molto usata sulle imbarcazioni con un solo albero perché questo avrebbe dovuto essere troppo alto. Anche i più solidi alberi di legno erano troppo pesanti e non abbastanza forti per questa configurazione. Tuttavia, la tendenza cambiò completamente quando le barche iniziarono a regatare all'inizio del XIX secolo. Il punto di svolta avvenne nel 1820, quando l'ufficiale di marina HG Hunt dimostrò in una regata pubblica che uno sloop ad un solo albero con vela Bermuda era decisamente più veloce dello schooner che aveva usato fino a quel giorno.

L'alta velocità data dalla vela Bermudiana sugli sloop rese queste imbarcazioni enormemente popolari nel 20° secolo, anche se veniva adoperata una versione molto meno estremo del tradizionale design bermudiano, con alberi molto più bassi, boma più corti e bompresso spesso omesso. La versione tradizionale è oggi usata soprattutto in specifiche competizioni che avvengono nell'arcipelago delle Bermuda. Il nome di vela Marconi per questa configurazione divenne popolare nel 1914 per definire i grossi yacht da regata della classe J che armavano vele bermudiane. Alcuni puristi, ancora oggi, sottolineano come il termine vela Marconi non sia un sinonimo di vela bermudiana, ma indighi l'utilizzo di questa sugli yacht di classe J.

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la tipica configurazione delle vele di uno sloop bermudiano

Caratteristiche della Vela Marconi

La velatura bermudiana consiste di una vela triangolare situata a poppa dell'albero. Il suo angolo di penna è fissato alla parte superiore dell'albero mentre l'angolo di mura è fissato alla base dello stesso. L'angolo di scotta è infine fissato all'estremità del boma che regola anche il piede della vela. Di solito ricopre il ruolo di randa dell'albero di maestra o quello di vela principale di uno degli altri alberi dell'imbarcazione. In qualche iniziale vascello bermudiano, come nello Spirit of Bermuda che è una riproduzione di uno schooner del 1830, la randa era fissata solo all'albero e alla coperta, mancando completamente del boma. Gli scafi tradizionali bermudiani spesso montano anche vele addizionali per le andature di poppa, come spinnaker e fiocchi.

Un armamento sloop con vela bermudiana ed un solo fiocco è ancora oggi noto come sloop bermudiano o sloop marconi. Il primo termine può essere usato anche per riferirsi a particolari tipi di vascello tradizionali delle Bermuda, anche se questi non sono dotati di vele bermudiane. I controlli principali di una vela bermudiana sono quattro e sono:

  • la drizza usata per issare la vela
  • il tesabase usato per tendere il piede della vela all'estremità del boma
  • la scotta usata per cazzare (stringere) la vela e orientarla insieme al boma
  • il vang usato per tirare verso il basso il boma nelle andature portanti
Per maggiori informazioni sulle andature delle imbarcazioni a vela, potete fare riferimento a questo Tecnoseal Answers.


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